Quella dei fiori artificiali, accurate riproduzioni della bellezza effimera del mondo naturale, è un'arte che si perde nei secoli, a partire da cenni durante l'Egitto dei Faraoni, fino ai cosiddetti fiori di seta cinesi dell'VIII secolo d.C.
Dalla Via della Seta, nell'arco del XII secolo questi raffinati manufatti arrivano in Europa.
I maestri artigiani Italiani sviluppano grande abilità e sensibilità artistica, emulati poi dai francesi, fautori della leggenda della “rosa troppo perfetta”, un fiore artificiale talmente accurato da stupire la regina Maria Antonietta nel periodo della Rivoluzione. L'industrializzazione, prima inglese, poi americana, getta le basi per la moderna produzione di massa, utilizzando stampi e materiali plastici o fibre sintetiche.
La cultura artigianale made in Italy, così ben radicata nel settore del verde artificiale, è tutt'oggi fonte di ispirazione per il lavoro di Ila e per la Tecnica del seminaturale. L'imminente arrivo della primavera, con la sua esplosione di fioriture, ricorda la tendenza innata dell'arte nel cercare di fissare l'istante e di consegnarlo all'eternità, sia attraverso una scultura, una fotografia, o la riproduzione di petali e boccioli profumati.